TRIBE

La Linea Trad più Difficile al Mondo Scalata per la Seconda Volta

 

6 minuti di lettura

 

 

Wild Country

In considerazione di tutte queste vie, più altre arrampicate sportive difficili entrate di diritto nel tuo palmarès, immagino tu abbia sempre voluto provare la Tribe, o sbaglio?

 

James

La Tribe è una via che conosco da anni, anche da prima che Jacopo iniziasse a provarla. Era sempre quella grande che si vedeva mentre ti arrampicavi sulla falesia principale a Cadarese. E sebbene ci volessero appena due minuti per piazzare una top rope, non mi sono mai preso la briga di calarmi giù e controllare le prese. Devo aver pensato che, pur essendo stupenda, sembrava un po' troppo impossibile. 

 

Wild Country

Cos’è cambiato, dunque, per convincerti a investire tempo ed energie per provarci?

 

James 

Da quando Jacopo ha scalato la via, è entrata di diritto nella mia lista di cose da provare; tuttavia, da quando sono diventato papà è stato difficile, almeno inizialmente, trovare il tempo e la forma giusta per un progetto come quello. Ad ogni modo, quest’anno ho rimesso le cose a posto, e non sono lontano dal raggiungere la mia miglior condizione fisica. Caroline ed io abbiamo deciso di andare in Italia a ottobre per verificare i movimenti lungo la via, nella speranza di essere capaci di eseguirli. Pensavo di dover tornare su alcuni punti, probabilmente parecchi punti, per poi provare seriamente la scalata nel corso dei prossimi anni.

 

Wild Country

Avevi seguito un particolare piano di allenamento preventivo per prepararti in modo specifico per la prima visita?

 

James

Mi sono allenato un po' nella nostra palestra a casa, e quest’estate abbiamo fatto molte arrampicate sui monti vicino a Briançon, dove ho scalato la mia seconda 9a, e dunque mi sentivo piuttosto in forma. È difficile allenarsi in modo specifico per un progetto se non hai ben chiaro cosa ti aspetta, così ho provato ad assicurarmi di avere un'ottima forma fisica generale. Sono abbastanza fortunato da avere per natura una buona forza nelle mani, e quindi non mi sono allenato più del solito alla fingerboard per questa via.

 

 

Wild Country

Puoi illustrarci il tuo modus operandi una volta arrivato e dirci come hai fatto dei progressi così rapidi?

 

James

La prima cosa che ho fatto è stata cercare di togliere un po' di muschio che era cresciuto sulla vetta della via da quando Jacopo l’aveva raggiunta. Una volta giunto al tiro, la via era estremamente bagnata, come una cascata, per cui mi ci è voluto del tempo per pulire le cenge al di sopra della via e provare ad accedere alla linea con le migliori condizioni possibili. Una volta che la via si è asciugata, ho fissato una corda statica, ho controllato l’attrezzatura e ho cominciato a provare i movimenti.

 

Wild Country

Quindi hai passato molti giorni a provare ogni specifico movimento su una corda statica?

 

James

Ho trascorso circa quattro giorni sulla via su una corda statica, ma quando dico giorni intendo più ore, poiché la via era piena di infiltrazioni e si asciugava solo nel tardo pomeriggio, per poi bagnarsi di nuovo la sera.

 

Wild Country 

Come hai deciso di iniziare a provare la lead in tutto questo processo?

 

James

Mi piace arrivare alla lead il più velocemente possibile. Anche se si tratta solamente di arrampicarsi tra pezzi di attrezzatura. Questo mi aiuta a capire meglio sia come ci si senta a provare la lead, sia a ridurre la pressione psicologica delle cadute poi. Sulla Tribe, ero spronato da Jernej Kruder, che per mia fortuna è arrivato e mi ha chiesto se poteva unirsi a me. Mi ha aiutato moltissimo avere con me un altro forte scalatore con cui condividere metodi e processi mentali. Poter contare sul suo appiglio è stato altrettanto straordinario, poiché la zona era troppo ripida perché io e Caroline potessimo affrontare la via con il nostro bambino, come facciamo sempre.

 

Wild Country

Una volta sulla lead, ci sono stati dei momenti di svolta in cui hai sentito che avresti potuto farcela?

 

James

La prima volta che sono riuscito a superare la prima pinzata nel boulder superiore e sono caduto sul secondo all’ultimo movimento, ho cominciato a credere di poter completare la via. Due giorni dopo, quando sono riuscito a superare quel movimento e sono caduto all’ultimo, mi sono reso conto che era solo questione di tempo. Tuttavia, non avrei mai pensato di farcela già in quest’occasione!

 

Wild Country

Quante volte hai dovuto provare la lead, e com’è andata quel giorno?

 

James

Sono riuscito a scalare la via al mio settimo tentativo sulla lead. Il che significa probabilmente quattro giorni di tentativi sulla lead. Quel giorno era prevista pioggia, così abbiamo raggiunto il tiro solo per recuperare le corde statiche e l’attrezzatura. 

 

Wild Country

Cadarese è notoriamente piovosa, e la via filtra molto: tutto questo ha giocato un qualche ruolo nel giorno in cui ce l’hai fatta?

 

James

Ho scalato la via al mio settimo tentativo sulla lead, e in effetti ero partito pensando che sarebbe stata una buona giornata di allenamento, ma che non sarei mai potuto arrivare in cima. È strano come tutto si risolva da sé!

 

 

Wild Country

Quella sera avrai certamente festeggiato, magari in un posto meno umido!

 

James

Sì, certo, ma non sono ancora riuscito a metabolizzare tutto questo. Caroline ed io ci siamo concessi una cena a base di sushi e champagne nella monovolume. Abbiamo provato a mettere Arthur a letto un po' prima, ma anche lui voleva assolutamente mangiare il sushi! Siamo riusciti a tenere lo champagne tutto per noi.

 

Wild Country

Non possiamo più aspettare. La domanda che tutti vogliamo farti - qual è il grado di difficoltà? È la via trad più difficile?

 

James

Sono certo che molte persone là fuori sperino che io assegni un grado ben definito al Tribe, e che magari risponda una volta per tutte alla domanda “è davvero la via tradizionale più difficile del mondo? Potrebbe essere deludente sentire che non ho intenzione di farlo, in parte perché non sono del tutto sicuro dell’effettivo livello di difficoltà della via, ma soprattutto perché rispetto la scelta di Jacopo di non volerla classificare. Come tanti, credo che Jacopo abbia scelto di non classificare la Tribe perché anche lui ha avuto difficoltà ad assegnare un semplice numero a una via che presenta tante complessità. La natura dei problemi del boulder e le condizioni in costante mutazione di Cadarese fanno sì che i movimenti possono passare dal sembrare semplici a impossibili da un giorno all’altro, per cui è piuttosto ambiguo pensare a un grado complessivo. In ogni caso, il vero motivo è che Jacopo non voleva che la sua esperienza sulla via, con tutta la sua emozione, semplicità, curiosità, frustrazione e gioia, fosse riassunta da un singolo, semplice numero. Evitando di attribuire un grado alla Tribe, ha chiesto a tutti di guardare le cose più in profondità, di prendersi il giusto tempo, magari di chiedersi in primo luogo cos’è che davvero “abbiamo bisogno di sapere” delle nostre scalate e perché le facciamo. Abbiamo davvero bisogno di conoscere un grado se tutti questi numeri non servono solo come linee guida per aiutare le persone a scegliere la via giusta? Non possiamo semplicemente esclamare “wow, che linea”, e stupirci di come, di tanto in tanto, Madre Natura possa donarci qualcosa di veramente speciale! È una posizione che rispetto profondamente e che condivido, e spero che, anche in minima parte, smettendo di parlare di gradi, potremo riportare l’attenzione su ciò che davvero è importante.

 

Wild Country

Questa è una potente affermazione da “arrampicata pura”, James! Quali sono i tuoi prossimi impegni?

 

James

Mi piacerebbe dire di avere già un progetto per le mani o di avere già un’altra linea trad futuristica da provare, ma la verità è che al momento non ci sono così tante vie trad super difficili là fuori.

 

Credo che continuerò a cercare nuove linee interessanti e, nel frattempo, a scalare tantissimi altri tiri divertenti. Non posso davvero chiedere di più.

 

Stage 3- Mont Gaussier

Steep, short, chipped again, but great routes! Being a parent and a climber usually means that you will be happy no matter what you climb on, as getting to put our hands on the rock is already a treat!

 

Here we chose a secret spot next to the lake. Although not on the topo, it was really convenient with the baby. Going local definitely has its advantages as we knew most of the secret spots, or can ask and figure out what would be ok for a one-year-old!

 

Stage 4-  Orgon

We drove along the Alpilles, and even if my love remains with climbing, I can see how biking is also an incredible way to be out! The Alpilles that we always overlooked from a car are a beautiful chain of little mountains!

 

Orgon is such a big crag that it has a full topo for itself. We could have stayed there for two months before knowing it all. We settled for the little spot of "la Bergerie" which we didn't yet know. Chipped routes, as always in Orgon, but interesting in the 8th grade! James did an 8c+, and I an 8b. La Bergerie is a perfect place for a baby as he could play all day at the foot of the crag. 

 

Stage 5- Fetid Beach

Fetid beach is an unknown spot, even from the locals. Even on the Grimper online, there is only a location, but the grades are often marked on the route names.  The place is incredibly beautiful, but the routes are in a very demanding style with mono and two-finger pockets. Maybe the Frankenjura isn't that different, but we found it really painful.

 

 

* Please note all of the images came from a very early working session on Tribe as James worked the moves and cleaned the route.

 

 

Interview by Tristan Hobson

Photo by Tristan Hobson

 

 

 

Stage 6- Buoux

We stayed four days at the "Auberge des Seguins," which is a perfect location to go to the crags on foot. They even let us take our dinners outside by the bedroom while the baby was already in Bed. Buoux doesn't need any publicity. It is a unique, incredible crag, and there is a reason for its Fame. Buoux is a Must visit". No matter what your level is, you will find a gem to climb!

 

Stage 7- Mouries

Mouries is a long way from Buoux, and we had initially planned some extra stops. But the heatwave had begun, and the other planned spots were not as exciting. So, instead of climbing stops, we biked for two days, visited an abandoned troglodyte village (les grottes de cales), and loved it!

 

Mouries again is an old lady, and if you can get away from requiring extremely tough grades and enjoy the technical climbing, you will love it. Mouries is a climbing lesson in itself.

 

 

Stage 8- Fontvieille secret crag

I can't tell you the secret crags, as they are secret because they aren't technically allowed. To find them you have to ask as you meet climbers on your previous days and if you are lucky they may tell you the secrets! France is full of them, and sometimes these are the best crags!

 

We arrived back home after 25 days of traveling and climbing. It wasn't always restful, but then living with a baby is never restful! Every day brought us load of discoveries, from a wild tortoise to incredible pains au chocolates, to meeting an old friend. Baby Arthur loved it. The minute we stepped back in the house, he was pointing again at the window, asking, "where next?" For James and me, we finish this adventure delighted to have realized that we still have so much left to explore, and it is all less than 100km from our home. This bike and climb trip is only the first!

 

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DISCOVER MORE

about James Pearson

 

James Pearson

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Wild Country

Cosa comprende il progetto? Riusciresti a scomporre la via per noi?

 

James

I primi 10 metri della via sono piuttosto dritti, un buon riscaldamento, e si arriva su un’ampia cengia su cui puoi persino sederti. In effetti, la via parte da lì, ma ogni volta bisogna completare la sezione inferiore, che include un breve run out. Appena prima di cominciare l’arrampicata difficile, puoi prima fissare un paio di ottimi friend con fettucce lunghe nella frattura sul lato posteriore del tetto. La prima sezione cruciale inizia con un problema fisico di boulder che ti porta a una frattura orizzontale piena di appigli spioventi e un paio di buoni piazzamenti di friend. Quindi, fai una traversata atletica verso destra per poi riposarti prima del secondo boulder. Il secondo boulder è molto diverso dal primo. Credo sia tecnicamente più difficile, ma più dal punto di vista dell’equilibrio e dei movimenti tecnici che della potenza. Dopo questo boulder, c’è una buona presa in cui puoi recuperare un pochino le forze. Poi ti attende una sezione finale insidiosa, dove potresti - ma non dovresti - cadere per raggiungere l’ampia cengia. Puoi sederti un’altra volta sulla cengia e recuperare completamente le forze prima dell’insidiosa fessura da mano 7B che porta fino alla vetta.

 

Wild Country

Durante la prima pausa riesci a recuperare in modo tale da poter superare le altre sezioni cruciali con il pieno di energie?

 

James

Si recupera piuttosto bene, ma sei appeso sulle braccia. Puoi recuperare abbastanza bene, ma non torni mai al 100%, almeno a me non è successo.

 

Wild Country

Hai menzionato una sezione di run out all’inizio. È il fatto di doversi sempre preoccupare di cadere a terra o delle grandi cadute a rendere tutto più difficile sul piano mentale?

 

James

In generale, le cadute non sono un problema, e anche se c’è un’esigua probabilità che una corda ti si avvolga intorno a una gamba e resti appeso a testa in giù, fintanto che il tuo assicuratore ti garantisce una buona assicurazione dinamica, dovresti essere proprio sfortunato per farti male. Nella mia caduta più dolorosa su questa via ho preso un brutto colpo all’alluce, ma a essere onesti ci sono arrampicate sportive molto peggiori. Non fraintendermi, ci sono delle sezioni molto pericolose sulla via in cui, se cadi, potresti essere scaraventato a terra; tuttavia, l’arrampicata è così tanto più semplice in queste sezioni che non dovresti preoccuparti affatto di cadere.

 

 

Il 21 ottobre, James Pearson è diventato la seconda persona a scalare la Tribe, a Cadarese, Italia. Sebbene alla Tribe non sia stato assegnato un grado di difficoltà sin da quando è stata scalata per la prima volta nel 2019, questa linea trad da 30 metri è nota per essere tra le linee tradizionali più difficili del mondo, se non la più difficile in assoluto. Il primo a scalarla, Jacopo Larcher, ha impiegato sei anni per completarla.

Forte del suo anno di scalate ricco di impressionanti successi, tra cui due 9a redpoint, e della sua grande maestria in termini di scalate di vie trad ad alto grado di difficoltà, Pearson - che, tra le altre cose, è anche un genitore zelante - è riuscito a scalare la Tribe appena al suo settimo tentativo.

Ci siamo seduti un po' con James Pearson per parlare della sua esperienza.

 

Wild Country

Congratulazioni per la tua grande impresa, James. Come ci si sente dopo aver completato la Tribe?

 

James

Grazie mille. Mi sento molto bene, piuttosto rilassato e sollevato, e in generale abbastanza sorpreso. Onestamente, non avevo pianificato di scalarla durante questo viaggio. Ero venuto in Italia per verificare i movimenti e capire se fosse possibile come progetto a lungo termine. È stata un’enorme sorpresa riuscire a scalare quella via, e ancora stento a crederci!

 

Wild Country

Prima di addentrarci nei dettagli specifici della tua sorpresa, puoi spiegarci cos’è che distingue le scalate trad difficili dalle vie sportive difficili o dai problemi connessi ai boulder? 

 

James

Sono molti gli aspetti che possono complicare la scalata di una via trad, ma direi che l’elemento principale è proprio la difficoltà psicologica di scalare la via. Spesso finisci per mettere te stesso in pericolo, anche se solo per una piccola sezione della via, il che rende il tutto un pochino più difficile da gestire.

 

Wild Country

Eppure hai già completato molte vie trad difficili. Tutte loro, o magari alcune vie specifiche, ti sono state d’aiuto per prepararti per la Tribe?

 

James

La lista è piuttosto lunga, ma negli ultimi due anni direi che le più importanti sono stati Le Voyage (E 10, 7a) ad Annot, Francia, e la Power Ranger (5.14R) a Chattanooga, Stati Uniti.

 

 

Il 21 ottobre, James Pearson è diventato la seconda persona a scalare la Tribe, a Cadarese, Italia. Sebbene alla Tribe non sia stato assegnato un grado di difficoltà sin da quando è stata scalata per la prima volta nel 2019, questa linea trad da 30 metri è nota per essere tra le linee tradizionali più difficili del mondo, se non la più difficile in assoluto. Il primo a scalarla, Jacopo Larcher, ha impiegato sei anni per completarla.

Forte del suo anno di scalate ricco di impressionanti successi, tra cui due 9a redpoint, e della sua grande maestria in termini di scalate di vie trad ad alto grado di difficoltà, Pearson - che, tra le altre cose, è anche un genitore zelante - è riuscito a scalare la Tribe appena al suo settimo tentativo.

Ci siamo seduti un po' con James Pearson per parlare della sua esperienza.

 

Wild Country

Congratulazioni per la tua grande impresa, James. Come ci si sente dopo aver completato la Tribe?

 

James

Grazie mille. Mi sento molto bene, piuttosto rilassato e sollevato, e in generale abbastanza sorpreso. Onestamente, non avevo pianificato di scalarla durante questo viaggio. Ero venuto in Italia per verificare i movimenti e capire se fosse possibile come progetto a lungo termine. È stata un’enorme sorpresa riuscire a scalare quella via, e ancora stento a crederci!

 

Wild Country

Prima di addentrarci nei dettagli specifici della tua sorpresa, puoi spiegarci cos’è che distingue le scalate trad difficili dalle vie sportive difficili o dai problemi connessi ai boulder? 

 

James

Sono molti gli aspetti che possono complicare la scalata di una via trad, ma direi che l’elemento principale è proprio la difficoltà psicologica di scalare la via. Spesso finisci per mettere te stesso in pericolo, anche se solo per una piccola sezione della via, il che rende il tutto un pochino più difficile da gestire.

 

Wild Country

Eppure hai già completato molte vie trad difficili. Tutte loro, o magari alcune vie specifiche, ti sono state d’aiuto per prepararti per la Tribe?

 

James

La lista è piuttosto lunga, ma negli ultimi due anni direi che le più importanti sono stati Le Voyage (E 10, 7a) ad Annot, Francia, e la Power Ranger (5.14R) a Chattanooga, Stati Uniti.

 

 

Wild Country

Cosa comprende il progetto? Riusciresti a scomporre la via per noi?

 

James

I primi 10 metri della via sono piuttosto dritti, un buon riscaldamento, e si arriva su un’ampia cengia su cui puoi persino sederti. In effetti, la via parte da lì, ma ogni volta bisogna completare la sezione inferiore, che include un breve run out. Appena prima di cominciare l’arrampicata difficile, puoi prima fissare un paio di ottimi friend con fettucce lunghe nella frattura sul lato posteriore del tetto. La prima sezione cruciale inizia con un problema fisico di boulder che ti porta a una frattura orizzontale piena di appigli spioventi e un paio di buoni piazzamenti di friend. Quindi, fai una traversata atletica verso destra per poi riposarti prima del secondo boulder. Il secondo boulder è molto diverso dal primo. Credo sia tecnicamente più difficile, ma più dal punto di vista dell’equilibrio e dei movimenti tecnici che della potenza. Dopo questo boulder, c’è una buona presa in cui puoi recuperare un pochino le forze. Poi ti attende una sezione finale insidiosa, dove potresti - ma non dovresti - cadere per raggiungere l’ampia cengia. Puoi sederti un’altra volta sulla cengia e recuperare completamente le forze prima dell’insidiosa fessura da mano 7B che porta fino alla vetta.

 

Wild Country

Durante la prima pausa riesci a recuperare in modo tale da poter superare le altre sezioni cruciali con il pieno di energie?

 

James

Si recupera piuttosto bene, ma sei appeso sulle braccia. Puoi recuperare abbastanza bene, ma non torni mai al 100%, almeno a me non è successo.

 

Wild Country

Hai menzionato una sezione di run out all’inizio. È il fatto di doversi sempre preoccupare di cadere a terra o delle grandi cadute a rendere tutto più difficile sul piano mentale?

 

James

In generale, le cadute non sono un problema, e anche se c’è un’esigua probabilità che una corda ti si avvolga intorno a una gamba e resti appeso a testa in giù, fintanto che il tuo assicuratore ti garantisce una buona assicurazione dinamica, dovresti essere proprio sfortunato per farti male. Nella mia caduta più dolorosa su questa via ho preso un brutto colpo all’alluce, ma a essere onesti ci sono arrampicate sportive molto peggiori. Non fraintendermi, ci sono delle sezioni molto pericolose sulla via in cui, se cadi, potresti essere scaraventato a terra; tuttavia, l’arrampicata è così tanto più semplice in queste sezioni che non dovresti preoccuparti affatto di cadere.