Scritto da Maximiliano Piazza

Foto di Camilla Cerretti, Andrea Ciscato, 

Frank Kretschmann

 

Salendo in una valle laterale della Valtellina, correndo in direzione opposta al torrente Masino, tornante dopo tornante, ci si immerge pian piano in un eden di prati brillanti, boschi fiabeschi, laghetti, cascate e, soprattutto, granito – a perdita d’occhio, in tutte le sue forme.


Una volta raggiunto il paese di San Martino, la valle si biforca, a ovest verso i Bagni di Masino, a est verso la Val di Mello vera e propria. Quando avevo 16 anni, quello era il mio capolinea, dove mio papà mi lasciava il venerdì sera con tenda e zaino, per poi recuperarmi la domenica con il mio carico di esplorazioni, racconti e nuove scoperte.


Durante quell’ora e mezza di viaggio (che per l’impazienza mi sembrava infinita), chiudevo gli occhi e già sentivo l’odore del muschio e delle foglie, gli “alè” degli amici e il granito sotto ai miei polpastrelli. Non aspettavo altro da tutta la settimana. Appena sceso dalla macchina, cominciavo a vagare per il mio “giardino di sassi”: mi immergevo nella calma del bosco, studiavo la grana della roccia, guardavo gli scalatori e spesso arrampicavo con loro. Allora erano i “local”, ora sono i miei amici e fedeli compagni dei tentativi più duri. Dai primi passi nel mondo dell’arrampicata ai livelli più impegnativi, “la Valle” (con la “V” maiuscola, come la chiamiamo noi climber) è stata una presenza costante nella mia vita.

 

 

È vero, la Val di Mello dista solamente un’ora e mezza da dove vivo, ma non è solo questo. Per qualsiasi climber affamato di roccia che l’abbia vista almeno una volta, la Valle, con le sue infinite possibilità, diventa un chiodo fisso – e una meta fissa per i weekend di scalata.

 

Oltre alla quantità di roccia (la scelta è enorme per tutti i gusti, gli stili e le difficoltà), è anche la qualità unica della roccia a lanciare un irresistibile richiamo. Si tratta di un granito molto ruvido, ricco di cristalli bianchi a fondo valle, più scuro e a grana più sottile salendo di quota, ma dal grip sempre eccezionale e che dà il suo meglio in aderenza. Vi basterà mettervi su una delle infinite placche per capire cosa intendevano quando vi dicevano “per imparare ad arrampicare bisogna imparare a muovere i piedi”.

 

Per non perdervi in questo mare di roccia e per sfruttare al massimo i vostri weekend, ecco una selezione di scalate imperdibili, dai tiri più classici a quelli che preferisco personalmente.

 

Vie lunghe

Per cominciare consiglio Uomini e Topi (alle Placche dell’Oasi), una via propedeutica di aderenza su placche appoggiate con grado fino al IV+, ma da non sottovalutare per i lunghi tratti sprotetti, sempre facili ma senza possibilità di integrare.

 

Una volta fatta amicizia con lo stile della Valle, vi consiglio di avventurarvi su almeno una di queste vie storiche:

• L’alba del Nirvana (V+, Tempio dell’Eden): per raggiungere la partenza della via bisogna percorrere Stomaco Peloso, che comincia (io vi avviso) con 20 metri di placca liscia senza alcuno spit e senza possibilità di integrare. Dopodiché potrete godervi 150 metri di piacevole arrampicata soprattutto in aderenza.

• Il Risveglio di Kundalini (VII-/VI, Dimore degli Dei): quasi 400 metri di arrampicata mista (con i passaggi più ostici ben chiodati ma da integrare con rocks e friends per il resto) e molto varia, tra fessure, diedri, spigoli e placche.

• Oceano Irrazionale (VII, Precipizio degli Asteroidi): bellissima via di fessure verticali per i più esperti, da proteggere quasi interamente con protezioni veloci.

 

Il mio settore preferito per vie lunghe, però, è Qualido: ci vuole circa un’ora e 40 di avvicinamento, ma il paesaggio mozzafiato ripaga di tutti gli sforzi – ve lo dice uno che non ama camminare! Qui consiglio ad esempio Il paradiso può attendere (VII).

 

 

Tiri sportivi

Sasso Remenno
Non si può parlare di arrampicata sportiva in Val di Mello senza parlare del Sasso Remenno, il più grande masso erratico d’Europa sulle cui pareti si trovano tanti tiri vari, dallo strapiombo alla fessura e, soprattutto, alla placca, dal quarto grado fino al 9a. Perfetto anche per una session “mordi e fuggi”, è direttamente adiacente alla strada. Qui consiglio:
• Un tiro qualsiasi sulla parete sud, per godersi un assaggio di pura placca granitica e “scaldare le scarpette”.
Kosterlitz (6c+), un tiro storico sulla parete ovest di placca appena appoggiata (abbastanza tecnico) che amo ripetere come riscaldamento.
Luce di speranza (7b) è una linea da non perdere sulla parete nord. Molto continuo su muro verticale, difficile da fare a vista, richiede sia tecnica che avambracci.

 

Altri settori

Con circa 15 minuti di avvicinamento e tiri dal 6b all’8c, c’è un settore che consiglio in particolare agli amanti dello strapiombo: Strombix.
Qui consiglio:
Los fabulosos cadillacas (6c), una via perfetta per scaldarsi, con buone prese su spigolo atletico.
Strombix (7a), un viaggio di 35 metri che richiede forza e decisione.
Niente oltre al cielo (8a) è la via classica del settore, consigliatissima da progettare.

 

Con 35 minuti di camminata si può invece raggiungere una delle mie falesie preferite, Formaggino, con il suo stile di scalata particolare (placca leggermente strapiombante) e vie dal 7a all’8c+.
La mia selezione per questo settore è:
Kundaluna (7c+), una delle prime vie chiodate in questo settore – vale lo sforzo!
Tormenton (8b), via meravigliosa di 35 metri di pura resistenza.

 

Ai climber più esigenti, infine, consiglio un giro alla falesia Grotta del Ferro, un tetto enorme e poco frequentato che raggiunge i 40m in lunghezza, con difficoltà dall’8a all’9a+. Per raggiungerla, si sale a piedi per circa un’ora tra faggi secolari fino alla seconda cascata del Ferro. Armatevi di forza e resistenza e preparatevi a stare a testa in giù!

 

 

VAL DI MELLO – UN EDEN DI GRANITO

di Maximiliano Piazza

5 minuti di lettura 

 

Bouldering
Sul settore da visitare influisce molto la stagione: i Bagni di Masino, più in quota e immersi in un “bosco incantato”, sono perfetti per l’estate, mentre in inverno conviene scendere sul fondovalle.

 

Settori di facile accesso

A pochi metri dal Centro Polifunzionale della Montagna si trova il settore Tarzan, che oltre alla comodità offre bei passaggi per tutte le difficoltà e roccia ottima, soprattutto d’inverno. Qui non potete perdervi la linea che dà il nome al blocco. Il sogno di Tarzan (7b), un grande classico con uscita in fessura da affrontare armati di almeno 3 o 4 crash vista l’altezza.

 

Altro settore facilmente raggiungibile è Visido, che essendo tra le zone più solive della Valle è perfetto per cominciare le giornate invernali. Qui i passaggi sono tantissimi, ma se c’è un masso da non perdere è Il tendine dello Yeti, che da solo offre più di venti linee dal quinto grado all’8b. Tra questi vale la pena di provare il 7b Andrea si è perso, con fantastici movimenti dinamici sulla prua.

 

Val di Mello
Salendo per il sentiero pedonale dalla piazza di San Martino, attraversato il vecchio borgo, ci si immerge passo dopo passo nella magia della Val di Mello propriamente detta. In uno dei primi settori salendo (Melloblocco) trovate uno dei miei blocchi preferiti: Zero in condotta, un traverso su piatti con uscita su spigolo che può dirsi un 7a+ di riferimento della Valle. Per il resto, vi consiglio di vagare in questo ambiente unico e lasciarvi ispirare.


Prima di ripartire, ridiscesi in zona Sasso Remenno, potreste concedervi anche un pellegrinaggio al mitico blocco Unità di Produzione (8a+), un pannello naturale a 45° su tacche distanziate sul quale si sono misurati diversi top climber.

 

 

Per altri consigli dai local visita la nostra pagina dedicata ai Weekend Warrior.

 

Guide
Questa infinità di granito rischia di lasciare lo scalatore un po’ disorientato davanti all’enorme possibilità di scelta. Per pianificare e sfruttare al massimo la vostra visita in Valle, vi consiglio le guide di Versante Sud, uscite di recente per tutte e tre le discipline e disponibili in diverse lingue.

 

Per essere aggiornati al minuto su nuove linee e progetti, invece, potete fate un salto al Bar Monica e consultare la guida vivente Simone Pedeferri, uno dei più forti e poliedrici scalatori italiani, esploratore e “custode” della Valle dai primi anni Novanta.

 

Attrezzatura
Al di là di una scarpetta rigida per danzare sulla placca, ecco i miei consigli per il vostro rack.

 

Sulle vie lunghe, un set di friend completo è l’ideale per affrontare la maggior parte delle linee, ma conviene sempre dare un’occhiata alla descrizione per partire ben equipaggiati. Le vie sportive, invece, non sono mai particolarmente lunghe, e con 12 rinvii si può andare praticamente ovunque. Su molti dei tiri più impegnativi, poi, troverete dei rinvii fissi, così da poter provare al limite senza rischiare di lasciare in parete la vostra preziosa attrezzatura.

 

Se partite per un weekend di bouldering, invece, assicuratevi di portare con voi un buon numero di crash pad (o di amici con un crash pad), non tanto per l’altezza dei massi, quanto per le basi che sono spesso spioventi e con sassi.

 

 

Stagioni per scalare

Se le vie lunghe sono il vostro obiettivo, dovreste pianificare la vostra gita tra aprile e ottobre inoltrato, evitando la calura dell’estate e il pieno inverno, quando la Valle diventa teatro di bellissime cascate di ghiaccio.

 

Parlando di arrampicata sportiva e bouldering, invece, premesso che in ogni stagione si può trovare un settore dove scalare, le condizioni migliori della roccia arrivano d’inverno, quando nelle giornate fredde e con un po’ di vento anche le svase più sfuggenti si lasciano domare. 

 

Dove dormire

L’unico campeggio attrezzato della valle si trova poco prima di San Martino e si chiama “Camping Sasso Remenno”: nel prato del campeggio i boulderisti più pigri potranno trovare già un settore di massi! Per chi preferisse soggiornare in hotel consiglio invece l’Hotel Sasso Remenno, con vista sul sasso e sulla Valle.

 

Dato che la Valle è riserva, il campeggio libero è vietato. Tuttavia, in inverno è possibile dormire in van o in camper nei pressi dell’area boulder Visido.

 

Ricordate che la Val di Mello è una Riserva Naturale; quindi, fate particolare attenzione a non abbandonare rifiuti, non accendere fuochi al di fuori delle aree attrezzate e parcheggiare solo dove è consentito. 

 

Mangiare, bere e incontrare i local

Che abbiate bisogno di riscaldarvi, sfamarvi o brindare ai vostri successi, non potete lasciare la Valle senza aver fatto tappa al Bar Monica. Qui Monica e suo marito Simone Pedeferri accolgono calorosamente la comunità dei climber che ci trascorrono ore e ore di appassionato confronto su vie e passaggi fatti in giornata, beta scovate e nuovi progetti.

 


Where to sleep

Camping: Hidden Valley Campground, Jumbo Rocks, and Indian Cove are all adjacent to great climbing. Hidden Valley is first-come-first-serve and very busy, so arrive mid-week to snag a spot. Jumbo Rocks and Indian Cove, and the many other campgrounds in the park, are now reservation only and may require booking weeks to months in advance.
Check www.recreativon.gov for availability.


Besides camping in the Park, Joshua Tree has a few hotels, hundreds of cute Bnb’s, and free camping on BLM. You should have your accommodation sorted in advance if you are visiting on a weekend or holiday, especially during peak season.


Eat Drink and Meet Local Climbers


Before Climbing
: The Joshua Tree Visitor Center Cafe and The Dez are my favorite stops for coffee and a quick breakfast to go, like overnight oats, burritos, or breakfast pastries.

Climber Café, on weekend mornings, October - April, in the Hidden Valley Campground, is a fantastic way to meet other climbers, learn more about climbing in the park, and enjoy a free cup of coffee. This is hosted by the Climbing Stewards and Friends of Joshua Tree


Midday
: Natural Sisters Cafe is great to refresh with a Climber’s Revenge Smoothie! You can also find healthy breakfast and lunch options along with vegan and vegetarian food here. Though, be prepared for a decent weight as it’s a popular place!


Dinner
: Pie for the People serves up amazing pizza for carnivores and vegans alike. There can sometimes be a wait, but it is well worth it!

Sam’s Indian Food is another favorite that offers plenty of vegetarian options.


Entertainment
: Saturday Farmer’s Market is worth a stroll for fresh food and fun gifts.

Joshua Tree Saloon and the famous Pappy and Harriets offer live music and karaoke.


Showers
: Coyote Corner offers hot showers for $5.00 and also has lots of fun trinkets and gifts!