Benvenuti nella tribù: Brocchi sui Blocchi

 

Come uno stravagante gruppo di amici ha trasformato una passione nella più grande community di climbers in Italia

Quando, qualche settimana fa Wild Country ci ha lanciato l'idea di entrare a far parte della loro "tribe",  ci è venuto naturale soffermarci su questo vocabolo: tribù. Ne abbiamo indagato il significato, una parola che riporta agli indiani d'America, agli indigeni, un termine che prima di tutto ci ricorda il contatto con la terra, con gli elementi; ma anche una struttura non gerarchica, basata sulla condivisione.

 

[Tri-bù]: raggruppamento sociale autonomo, con proprio ordinamento e proprio capo, i cui membri parlano lo stesso linguaggio e occupano permanentemente o periodicamente una regione.


Ci siamo rivisti a pieno, noi che non siamo altro che dieci piccoli indiani (non quelli di Agatha Christie). Un raggruppamento sociale autonomo lo siamo, noi, dieci amici, slegati da tutto ma uniti dalla sola passione per l'arrampicata. Abbiamo un nostro ordinamento interno, non abbiamo un capo ma, come nell'ordinamento degli indiani d'America, un portavoce del gruppo. Parliamo lo stesso linguaggio, quello dell'arrampicata, dell'ecologismo, del femminismo, della non competizione, della condivisione prima di tutto. Occupiamo le palestre in inverno e ci spostiamo ad esplorare il mondo in cerca di roccia e sole quando il tempo lo permette, mezzi nomadi e mezzi sedentari.

 

Ma chi sono questi dieci indigeni che vanno a costituire la tribù dei Brocchi Sui Blocchi?
C'è Amedeo Cavalleri, la mente dietro tutto, quello che scrive i post e risponde ai commenti, sous chef, studente di Scienze politiche, con la passione della scrittura e della comunicazione, oltre che dell'arrampicata. Insieme a lui Davide Borgogno, quello che avrete visto più spesso; estroverso, esuberante, talvolta quasi molesto, laureato in Medicina con il voto di 110 e Lode! 

Studenti di medicina sono anche Cristian Pilotti e Alessandro Dovano, poco "sui blocchi" e più sulle vie lunghe o sul ghiaccio, talvolta li trovate anche in falesia dopo gli esami. Decisamente un boulderista a tutti gli effetti è invece Tommaso Meccia; se non lo trovate sotto i blocchi è sotto alla moonboard, dice di studiare Scienze motorie e sportive, ma in realtà è sempre in palestra ad allenarsi. Che non fa molta differenza tra boulder, falesia o alberi è Giorgio Corato, quello con i dread, e sì avete capito bene: alberi! Infatti lui è giardiniere, specializzato nel tree-climbing.

Vengono poi gli ingegneri. Marco Turra, dottore magistrale in Ingegneria ambientale; quando non lavora e non scala, è in giro a suonare con la band Shapeless Void di cui è il frontman. Dario Cressoni è invece a un passo dalla laurea in Ingegneria informatica, intanto si destreggia con il boulder mentre sceglie cosa fare della propria vita, aspettando di ritrovare la serenità mentale per praticare corda.

Infine nei Brocchi, come in tutte le storie più belle, c'è spazio anche per l'amore: quello tra Elisa Calabrese e Daniel Bulgarini. Lui studia per la laurea magistrale in Ingegneria energetica, mentre lei ha appena iniziato la triennale di “Lingue e culture per il commercio”. Lui brocco da sempre, mentre lei l'abbiamo rubata alle competizioni europee di boulder per introdurla al brocchismo e, a distanza di anni dall'agonismo, è ancora quella che si tiene più di tutti noi.

 

Ci siamo conosciuti tutti in palestra, scalando insieme gli stessi blocchi, dandoci consigli, condividendo successi e insuccessi, arrivando a unirci in un gruppo Whatsapp per andare a scalare in esterna. Ci siamo poi lanciati sui social, parlando di noi, delle nostre insicurezze da arrampicatori scarsi e ci siamo fatti conoscere, costruendo così la più grande community online di arrampicatori in Italia.

Eccoci quindi, noi dieci indigeni, ognuno con la sua storia e con le sue passioni, che uniti costituiamo una delle più strane tribù d'arrampicata; non guerrieri valorosi e vittoriosi, ma uno di quei gruppi con cui ti troveresti bene intorno al fuoco a ballare e raccontare storie.

 

Ma la storia insegna che le tribù, per essere più forti e affrontare meglio il futuro, hanno bisogno di unirsi in alleanze, ad esempio i Sioux, che da sette separate tribù si unirono in un solo popolo.
Un popolo fiero come siamo noi Brocchi Sui Blocchi non può allearsi con i primi che passano, bisogna essere sicuri di preservare il gruppo, i propri ideali, i propri riti, la propria cultura.

Così, riuniti in una tenda di pelle di bisonte (forse non è andata esattamente così ma voi fate finta di crederci), noi Brocchi e Wild Country abbiamo stipulato le basi per una convivenza, tra tribù, che fosse retta dai più nobili principi.

Una tribù non può fare a meno degli ambienti da vivere, del rapporto con la terra, le piante e le rocce. L'ecologismo è uno dei nostri punti saldi, una strada da percorrere insieme, nella quale imparare e crescere, un ideale per il quale non vogliamo essere solo messaggeri, ma soprattutto un esempio. Anche in questo caso non abbiamo semplicemente bisogno di qualcuno che ci supporti, ma di un alleato che voglia andare in quella direzione, deciso, con noi al suo fianco; galoppando sulle verdi praterie, non a caccia di bisonti, ma di un futuro migliore, per noi e per il nostro pianeta.

Cos'è, inoltre, una tribù se non condivisione, collettività, scambio e arricchimento reciproco? Se c'è un fondamento su cui ci basiamo da sempre è questo: l'arrampicata vista come mezzo che unisce e non divide, come sport individuale da vivere in gruppo, dove ognuno cerca di superare i propri limiti, essendo di supporto agli altri e mai d'intralcio.

Costruire una community che possa quindi essere propositiva, dove ognuno possa essere d'aiuto o d'ispirazione, questo è stato il nostro scopo da sempre, scopo che siamo felici di condividere con Wild Country.

Su questi presupporti siamo felici che la nostra tribù di brocchi possa convergere in una tribù più grossa, quella di Wild Country, con la voglia di costruire, progettare, immaginare, ma soprattutto di divertirci.

E poi fidatevi che se l'azienda che ha inventato i friend ed un gruppo di boulderisti scapestrati decidono di unirsi, se ne possono vedere solo delle belle.